Ictus è un termine di origine latina che significa “colpo” (in inglese “stroke”), è un evento del tutto improvviso che si verifica, anche senza dolore, a causa di un’interruzione dell’apporto di sangue ossigenato in un’area del cervello.
La mancanza di tale afflusso, anche in persone fino al momento del colpo in pieno stato di benessere, determina in pochi minuti la morte delle cellule cerebrali e può portare alla perdita (transitoria o irreversibile) delle funzioni cerebrali controllate dall’area colpita dall’ictus (perdita della parola, della vista, dell’udito o del movimento).
L’ictus è la terza causa di morte in Italia
Dopo le malattie ischemiche del cuore e le neoplasie, l’ictus è la terza causa di morte di Italia. Secondo i dati riportati dal Ministero della Salute (aggiornati a gennaio 2013) “causa il 10-12% di tutti i decessi per anno e rappresenta la prima causa di invalidità.
Ogni anno si verificano in Italia circa 196.000 ictus, di cui il 20% sono recidive. Il 10-20% delle persone colpite da ictus cerebrale muore entro un mese e un altro 10% entro il primo anno di vita. Solo il 25% dei pazienti sopravvissuti ad un ictus guarisce completamente, il 75% sopravvive con una qualche forma di disabilità, e di questi la metà è portatore di un deficit così grave da perdere l’autosufficienza”.
Ictus, campanelli d’allarme
L’ictus si presenta con sintomi e segni ben precisi: riconoscerli e intervenire tempestivamente è fondamentale per ridurre i danni
Gli americani usano l’acronimo FAST per riconoscere i segni dell’ictus in modo rapido:
• F (Face, ossia, Faccia), paresi facciale: se la bocca appare storta, gli angoli “cadono” verso il basso o un lato non si muove come l’altro.
• A (Arms, ossia, Braccia), deficit motorio degli arti superiori: le braccia appaiono deboli e il soggetto non riesce a tenerle entrambe tese in avanti orizzontalmente.
• S (Speech, ossia, Linguaggio), difficoltà nel linguaggio: il soggetto non riesce a pronunciare frasi semplici e parla farfugliando.
• T (Time, ossia, Tempo): se è presente anche solo uno di questi segni chiamare immediatamente i soccorsi.
Altri segni che possono aiutare a riconoscere un ictus
- Perdita di forza e di sensibilità di un braccio, di una gamba o di una metà del viso
- Abbassamento o perdita della vista
- Perdita di equilibrio: cmparsa di vertigini e senso di sbandamento
- Incapacità di comprendere cosa dicono le altre persone
Cosa fare in caso di sospetto ictus?
Nel caso si riconoscano uno o più segni e sintomi di questo tipo è fondamentale chiamare immediatamente il 118 e fornire una descrizione di quanto sta accadendo e da quanto tempo. Il soccorso immediato può aiutare a salvare la vita e consente di limitare i danni cerebrali.
Il ricovero tempestivo consente al paziente colpito da ictus cerebrale di effettuare gli accertamenti del caso e le terapie in grado di assicurare il recupero funzionale.
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