Bere caffè, una volta, era associato ad altre pratica nocive come fumare sigarette, bere alcool e condurre uno stile di vita non salutare. Per questo motivo, nel corso degli anni c’è stata una grande disinformazione circa gli effetti del caffè sulla salute. Oggi è stato possibile eseguire ricerche più attente e i risultati possono rassicurare gli amanti del caffè. Probabilmente, anche i pazienti con una storia di malattie cardiache possono concedersi una o due tazzine di caffè al giorno ma solo in determinate condizioni.
Gli effetti del caffè sul cuore, in sintesi:
- – Bere dalle 3 alle 5 tazzine di caffè al giorno è stato correlato a un minor rischio di contrarre alcune malattie cardiovascolari, come l’insufficienza cardiaca.
- – Considerato il contenuto di caffeina, il caffè può causare un picco della pressione arteriosa, tuttavia i bevitori di caffè abituali sviluppano una sorta di tolleranza.
- – Un eccesso di caffè aumenta il rischio di ictus e attacco di cuore.
- – Il caffè può indurre alla comparsa di sintomi quali palpitazioni, ansia, sudorazione… In questi casi è opportuno evitare di bere caffè.
- – Anche la genetica può incidere sensibilmente sugli effetti che ha il caffè sulla salute.
- – Conclusione: il caffè fa bene, ma solo se decaffeinato.
Il caffè fa bene, le prove arrivano dalla comunità scientifica
Uno studio condotto nel 2015 presso l’Università di Harvard e pubblicato su Circulation, ha messo in evidenza come le persone che abitualmente bevono da da tre a cinque tazze di caffè al giorno hanno meno probabilità di morte prematura, soprattutto quando si parla di malattie cardiache e ictus.
La stima diventa negativa quando si analizzano i bevitori di caffè che si spingono oltre le 5 tazze al giorno. In questo caso, il caffè non influenza positivamente la salute.
Un’altra analisi pubblicata nel 2013 sul Circulation, ha sintetizzato i risultati di 36 studi sul caffè, raccogliendo dati sui suoi effetti su oltre un milione di persone. I ricercatori hanno concluso che i consumatori di caffè che bevevano in media tre tazzine al giorno avevano meno probabilità di sviluppare malattie cardiovascolari rispetto a coloro che non bevono caffè. Anche in questo caso la revisione ha mostrato un impatto negativo sulla salute superando le 5 tazzine al giorno.
Ancora, nel 2012 una ricerca ad hoc sull’insufficienza cardiaca ha analizzato cinque studi clinici condotti su oltre 140.000 pazienti. Lo studio ha evidenziato come chi beveva quattro tazze di caffè al giorno aveva meno possibilità si sviluppare insufficienza cardiaca.
Gli effetti benefici del caffè non sono legati alla caffeina
Vi sembrerà strano sentirlo ma gli effetti benefici che esercita il caffè sul cuore non sono legati alla caffeina. Il caffè contiene centinaia di sostanze fitochimiche uniche che possono contribuire a ridurre infiammazioni e a migliorare l’efficienza dell’apparato cardiovascolare. C’è una componente infiammatoria alla base dell’insufficienza cardiaca, dell’aterosclerosi e di altre condizioni a carico del sistema circolatorio. L’azione antinfiammatoria dei composti contenuti nei chicchi di caffè apporta benefici a lungo termine.
In singoli pazienti, però, il caffè e in particolar modo la caffeina, sviluppa i sintomi dell’ansia. E’ per questo motivo che i soggetti ansiosi dovrebbero astenersi dal bere caffè. Per non rinunciare ai benefici del caffè sul cuore, chi soffre d’ansia, dovrebbe iniziare a consumare caffè decaffeinato.
I danni della caffeina sulla pressione sanguigna
Studi che hanno esaminato gli effetti del caffè sulla pressione arteriosa hanno dato risultati diversi, questo perché il dato è falsato dal contenuto di caffeina. In generale, la caffeina provoca un picco di pressione arteriosa a breve termine ma solo nelle persone che non bevono il caffè abitualmente.
La caffeina sitmola il cuore e i vasi sanguigni. Qui le stime sono meno incoraggianti: secondo uno studio della Mayo Cinic che ha analizzato la pressione arteriosa di oltre 1000 persone dall’età compresa tra i 18 e i 45 anni, chi beveva almeno 4 tazze di caffè al giorno aveva più possibilità di essere colpito da ictus o attacco di cuore.
Al contrario, studi a lungo termine hanno dimostrato che la maggior parte delle persone che abitualmente consuma caffè sviluppa una tolleranza alla caffeina.
I risultati sono contrastanti anche per fattori genetici. Alcune persone sono più sensibili allo stress indotto dalla caffeina e le prove suggeriscono che sia a causa di differenze genetiche. In uno studio condotto su più di 2.000 pazienti con storia di infarto (lo studio è stato pubblicato sul celebre Journal of American Medical Association) le persone più lente a metabolizzare la caffeina – a causa dei loro geni – avevano più probabilità di attacchi di cuore.
Per diminuire il rischio di infarto: Coagulo del sangue, un killer silenzioso
Per riconoscere i sintomi dell’Ictus: Riconoscere i segnali dell’Ictus
Caffeina e battito cardiaco
Nel 2013, la rivista Heart ha condotto una revisione che ha coinvolto 115.000 persone. I ricercatori hanno scoperto che bere caffè non ha alcun impatto sul ritmo cardiaco irregolare, neanche sulla più comune fibrillazione atriale. Nonostante questo, i medici consigliano ai pazienti affetti da aritmie cardiache di limitare il consumo di bevande contenenti caffeina. Anche in questo caso potrebbe essere raccomandato il consumo di caffè decaffeinato seguito da una dieta sana, esercizio fisico e raggiungimento/mantenimento del peso forma.
Chi soffre di scompensi cardiaci dovrebbe astenersi dal bere bevande energetiche a base di caffeina. A differenza del caffè, queste bevande mescolano la caffeina a estratti d’erbe o altri principi attivi potenzialmente pericolosi per la salute del cuore.
Curiosità
Il caffè è preparato in modo differente nei vari paesi. L’Italia è l’icona della cultura del caffè e intimidisce tutti! E’ per questo motivo che catene come Starbucks si tengono lontane dallo Stivale. Una piccola tazzina di caffè nostrano contiene circa 50 mg di caffeina contro i 115 – 120 mg per tazza del caffè americano. Una tazzina di caffè decaffeinato contiene solo 5 mg di caffeina.
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