Alimentazione, diagnosi e trattamento del reflusso gastro-esofageo e reflusso faringo-laringeo. Il reflusso acido è un disturbo che può colpire chiunque, a prescindere dall’etnia, dal sesso o dall’età.
Il riflusso gastrico si verifica quando l’acido contenuto nello stomaco scorre controcorrente fino a raggiungere l’esofago. L’esofago è la struttura che collega la gola allo stomaco: è per questo che si parla di reflusso gastroesofageo.
Sono molti i pazienti sorpresi di apprendere che il reflusso acido è un sintomo che può presentarsi anche in assenza di bruciore di stomaco, si tratta, infatti, di due condizioni separate e non necessariamente correlate.
In questa pagina vedremo alcune indicazioni mediche utili per il corretto trattamento del reflusso gastrico.
Cosa succede se non curo il reflusso gastrico?
Il reflusso gastrico, se non trattato, può generare una grave infiammazione dell’esofago, dello stomaco e delle corde vocali. Portate all’estremo, un reflusso acido non curato può danneggiare gola e polmoni. In rari casi può portare alla comparsa di cancro esofageo, un tipo di tumore in forte crescita in America e anche in Europa a partire dal 1970.
Quali alimenti evitare in caso di reflusso gastrico?
Chi soffre di reflusso acido dovrebbe seguire un’alimentazione ricca di fibre con una dieta in grado di bilanciare tutti e tre i macronutrienti (proteine, grassi e carboidrati). Una dieta ricca di fibre e ben bilanciata, aiuta a ridurre l’infiammazione del reflusso gastrico.
Nella tabella che segue una lista di cosa mangiare e quali alimenti evitare per coadiuvare il trattamento del reflusso gastrico, sia esso un reflusso gastro-esofageo, sia esso un reflusso di tipo faringo-laringeo. Il link: tabella alimentare per reflusso gastrico.
Come diagnosticare il reflusso gastrico?
Molti medici si affidano ai sintomi riferiti dal paziente, tuttavia, vi è un esame specifico che sichiama TNE, esofagoscopia transnasale.
Come curare il reflusso gastrico?
La cura del reflusso gastroesofageo si basa sulla correzione dello stile di vita e, in alcuni casi, sulla terapia famacologica. Esistono in particolare tre diverse classi di farmaci, necessari per contrastare le tre principali cause di reflusso gastroesogageo.
I farmaci procinetici, per esempio, accelerano il tempo di svuotamento dello stomaco evitando che la rallentata evacuazione favorisca l’insorgenza del disturbo.
I protettori della mucosa esofagea, come dice il nome stesso, proteggono la parete dell’esofago dall’attacco degli acidi.
Ultimi ma non meno importanti sono i cosiddetti PPI (inibitori della pompa protonica) e gli antagonisti dei recettori H2. Nonostante il nome molto complesso il meccanismo di azione di questi farmaci è molto semplice: riducendo l’acidità delle secrezioni gastriche impediscono che in caso di reflusso il contenuto dello stomaco vada a corrodere la muscosa esofagea.
Tutti questi farmaci sono in genere capaci di regalare benessere e totale asintomaticità ai pazienti che soffrono di malattia da reflusso (circa il 95% dei casi).
Reflusso gastro-esofageo e reflusso faringo-laringeo
Vi è un reflusso gastrico associato all’acidità di stomaco e quindi al bruciore di stomaco e un reflusso acido senza alcun sintomo di bruciore a carico gastrico. Il termine medico per parlare di reflusso gastrico con bruciore di stomaco è malattia da reflusso gastro-esofageo. Il termine medico per riferirsi al reflusso gastrico senza bruciore di stomaco è reflusso faringo-laringeo.
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